In questo quadro si è inserito il fenomeno finanziario delle cessioni del credito.
Ormai abitualmente il credito vantato da banche e finanziarie, divenuto non "performing ", viene ceduto a delle società terze specializzate nel recupero.
Naturalmente queste società acquistano il credito a prezzi inferiori al suo valore nominale.
Quindi, il debitore ceduto, che non ha le forze economiche per far fronte all’obbligazione, si ritrova a contrattare con soggetti diversi da quelli con cui era sorta l'obbligazione iniziale, subendo in modo molto stringente la richiesta di pagamento del debito. Cosa che avviene spesso anche nel caso di azioni esecutive sulla prima casa.
In sostanza una banca o un finanziaria che ha un credito nei confronti di un soggetto di euro 100 lo cede ad una società al prezzo ad esempio di 15 euro (spesso anche ad un prezzo notevolmente inferiore). La società di recupero, acquistato il credito ad un prezzo irrisorio continua a pretendere l'intero (100) dal debitore. Se quest'ultimo potesse accedere alla facilitazione concessa alla società di recupero potrebbe saldare il proprio debito e chiudere una vicenda senza strascichi di alcun tipo.
In sostanza se fosse riconosciuto ai debitori di banche e finanziarie il diritto di estinguere il debito al valore di cessione dello stesso in favore delle società di recupero sicuramente gran parte di tali debiti verrebbe saldata dai debitori stessi. In tal modo le banche e finanziarie incasserebbero la stessa somma che avrebbero ricevuto con la cessione a società di recupero, i debitori sarebbero liberati e le azioni esecutive cesserebbero anche con beneficio del carico giudiziario.
Le società di recupero avrebbero meno lavoro ma la perdita di profitto di chi riesce a trarre profitto da una situazione come quella descritto non ha alcun valore se confrontata con i drammi familiari e aziendali che si verificano a seguito di esecuzioni che potrebbero essere evitata nel modo descritto.
Sarebbe utile una modifica normativa in tal senso.
Se qualcuno condivide una simile proposta lo comunichi allo studio inviando un messaggio di adesione alla mail This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it., e invii questo link a chi pensa che possa aderire, qualora ci fossero delle adesioni verrete ricontatati per avviare, dopo aver definito il testo di una norma specifica, una proposta di legge di iniziativa popolare.
Avv. Mauro Morelli